Giulianova

Giulianova è un comune italiano di 24.000 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo. Città storica, possiede una forte vocazione commerciale e turistica, e si colloca fra le più frequentate stazioni balneari del Medio Adriatico. È il dodicesimo comune della regione per popolazione e terzo della provincia di appartenenza. Dal 2000 si è spesso fregiata della Bandiera Blu.

La città è sede di uno dei quattro porti della regione abruzzese, l’unico della provincia. L’abitato si articola in due agglomerazioni principali: Giulianova propriamente detta, conosciuta anche come Giulianova Paese o Giulianova Alta, e Giulianova Lido o Giulianova Spiaggia. La prima comprende il centro storico e si estende su una collina di modesta altitudine a 68 metri sul livello del mare a circa un chilometro dalla linea costiera, mentre il Lido è costituito dalla parte più moderna e turistica, sviluppatasi nel corso del Novecento sulle rive dell’Adriatico.

La storia

Giulianova è stata fondata nel   I I I   a.c. dai romani che le attribuirono il nome Castrum (Novum).  Data la posizione che occupa sul mare Adriatico e il nome stesso che indica un ” luogo fortificato”  Castrum doveva evidentemente avere scopi difensivi sia nei confronti dei pirati che delle popolazioni picene di recente soggiogate. I reperti archeologici rinvenuti nel suo sottosuolo e custoditi nei musei abruzzesi ci indicano che fu una città ricca e potente. Attualmente di Castrum, i cui ruderi erano visibili fino al secolo scorso, non rimane che qualche mosaico nascosto dalle erbe in qualche luogo attorno al cimitero di Giulianova.

Durante il medioevo Castrum cambiò il suo nome con quello di Castel San Flaviano, dal nome del Patriarca di Costantinopoli le cui ossa, sottratte alla furia degli eretici da lui combattuti, approdarono miracolosamente sul litorale di Castrum Novum. Sullo stesso luogo dove le reliquie furono rinvenute fu eretto un sontuoso Tempio dedicato al Patriarca.

Nel 1382 divenne feudo del Conte Antonio di Acquaviva come premio dei servigi militari da questi resi a Carlo III di Durazzo.

Il 27 luglio del 1460 nei pressi di Castel San Flaviano, lungo le sponde del fiume Tordino, ebbe luogo il più fiero scontro che si fosse mai visto fra angioini e aragonesi, del quale pare esista anche un poema di versi eroici latini. L’anno successivo Matteo da Capua, che aveva partecipato allo scontro, e i Teramani Spennati, già perseguitati dagli Acquviva, dopo averla espugnata a viva forza irruppero in Castel San Flaviano e l’abbandonarono al saccheggio e alla distruzione. Del sontuoso Tempio e delle sue ricchezze che rivaleggiavano in quanto a bellezza col Duomo di Teramo ci rimane solo il braccio di S.Biagio, un manufatto in argento, oggi custodito nel Duomo di San Flaviano.

Nel 1463 Giuliantonio Acquaviva riuscì a concludere con re Ferdinando d’Aragona un trattato di pace col quale riebbe tutti i possedimenti appartenuti alla sua famiglia, fra cui Castel S.Flaviano. Ormai ridotta a un cumulo di macerie e infestata dalla malaria alla restaurazione della città Giuliantonio preferì l’edificazione di una nuova città, non lontana dalla precedente ma un po’ più in alto, che chiamò col suo nome: ” Giulia “. La nuova città fu edificata grazie ad un accordo che Giuliantonio concluse con gli abitanti di Terravecchia, come allora si chiamavano i ruderi di Castel S.Flaviano: Giuliantonio avrebbe messo i soldi e i futuri “giuliesi” cioè il loro lavoro. L’architetto che progettò le fortificazioni e il Duomo di S.Flaviano invece ci è ignoto.

Nei secoli successivi Giulia Nuova fu più volte distrutta e saccheggiata, la prima nel 1596, poi nel 1708 dai Tedeschi che l’incendiarono, ma l’offesa più grande l’ebbe nel 1798, quando, occupata da un’armata napoleonica, dovette subire angherie d’ogni sorta. I soldati per scaldarsi le mani bruciarono le carte dell’intero archivio ducale con tutti i documenti importanti della storia di Giulianova i quali andarono perduti per sempre.

Il 15 ottobre del 1860 Giulianova, prima città del nuovo Regno, accoglie con incredibile entusiasmo Re Vittorio Emanuele II. La cronaca dell’epoca racconta che l’allora sindaco, il barone Gaetano Ciaffardoni, cacciandosi rapidamente innanzi al cavallo del re gli gridò ” Vostra Maestà è un ladro, perché ha rubato il cuore di tutti gli italiani “. Il Re riavutosi dalla sorpresa sorrise e pare che abbia detto ” Mi avete chiamato e sono venuto”.

Oggi Giulianova è uno dei più importanti centri turistico balneari della riviera abruzzese. L’attività alberghiera e della ristorazione sono sapientemente supportate dalla eccellente attività ittica del locale porto peschereccio e dalla qualità del pesce che si pesca in questo tratto dell’ Adriatico. Tra i piatti tipici più rinomati della tradizione culinaria locale è senz’altro da ricordare il brodetto di pesce ” alla giuliese “.

Link della pagina di Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Giulianova

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